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Sale iodato protetto e benefici per la salute

Nel 2005 viene approvata la Legge 55 dal Ministero della Salute, che promuove la iodoprofilassi tramite l’utilizzo di sale arricchito di iodio: poiché oltre il 10% della popolazione italiana presenta patologie alla tiroide, le cosiddette IDD, Iodine Deficiency Disorders (malattie da deficit di iodio), l’utilizzo di sale iodato viene richiesto sia nel consumo diretto (ed in supermercati, mense e ristoranti) sia come ingrediente nella preparazione e nella conservazione dei prodotti alimentari.
Lo iodio è un componente essenziale per il buon funzionamento della tiroide e fondamentale per la crescita del bambino: purtroppo, il fabbisogno quotidiano suggerito a livello internazionale di 150 microgrammi, spesso non viene soddisfatto con la dieta tradizionale.
Caber produce da sempe insaporitori a base di sale marino italiano e, grazie alla Legge 55, coglie l’opportunità di utilizzare un sale marino iodato che consenta ai propri consumatori l’apporto di iodio. Tuttavia lo iodio è un elemento instabile, che tende a volatilizzarsi e disperdersi se posto vicino a fonti di luce e calore.
Come prima soluzione, si decide di rivestire il barattolo in vetro trasparente con una pellicola che protegga il contenuto dalle fonti luminose. Ma non è sufficiente a garantire che la quantità di iodio non si disperda e non interagisca con gli altri ingredienti degli insaporitori.
Nel 2006, quindi, parte quindi una convenzione di ricerca per il sale iodato “protetto”, in collaborazione con l’Università di Bologna.
Un team di quattro ricercatori del Dipartimento di Scienze e Tecnologie Agroalimentari diretti dal Prof. Giovanni Lercker, inizia lo studio per la messa a punto di una tecnologia innovativa che consenta allo iodio di fissarsi al sale senza disperdersi.
“Per un paio di anni si tentò una metodologia che consentisse di preservare solo alcune criticità dello iodio, ma che risultava inutile davanti alla degradazione dello iodio in cottura.” - afferma il dr. Matteo Bonoli, tecnologo alimentare coinvolto nella ricerca ed oggi elemento chiave nella Gestione della Qualità e Ricerca di Caber – “Ad oggi la ricerca è ancora attiva per consentire lo studio sul prodotto sviluppato al fine di migliorare le tecniche e le garanzie per la stabilità del nutraceutico (ndr iodio) nel tempo ed in combinazione con i vari alimenti.”
Nasce cosìPresal®, sale marino iodato protetto, sale della prevenzione delle patologie tiroidee: senza additivi chimici grazie ad una tecnologia innovativa secretata. Oggi troviamo questo iodio protetto in tutti gli insaporitori Caber a base di sale: i benefici sono garantiti anche lasciando il barattolo aperto, o utilizzando Presal® durante la cottura di una pietanza.
Grazie alla sensibilizzazione alla iodioprofilassi operata dal Ministero della Salute, da OSNAMI – Istituto Superiore di Sanità (Osservatorio Nazionale per il monitoraggio della iodoprofilassi in Italia ) e da IGN (Iodine Global Network) anche la grande industria agro alimentare italiana utilizza Presal come ingrediente per la preparazione dei propri prodotti: Amadori, CirFood, Grissin Bon, Callipo, Citres, Coop Benesì, Madi Ventura MISURA Colussi, Pata, sono alcuni tra i tanti Partners che aderiscono al progetto Presal, sale iodato protetto di Caber. I prodotti “fonte di iodio” contribuiscono ad una corretta iodoprofilassi trasversale a tavola poichè lo iodio di Presal®, anche come ingrediente, viene assimilato come dimostrato da studi clinici pubblicati (anno 2013, anno 2023), effettuati dall’Università di Pisa, Dip. di Endocrinologia.
Il prodotto e progetto Presal® sono approvati dall’Associazione Medici Endocrinologi.